Consulenza gratuita per risarcimenti relativi ad errori e negligenze mediche.

La mia foto
Vuoi verificare se hai subito un caso di malasanità? Ora puoi farlo, GRATIS! Ci occupiamo di malasanità, un settore nel quale (purtroppo) sono in costante aumento i casi che si verificano ogni anno. ART. 2043 CODICE CIVILE: « Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. » Possiamo agire in tutta Italia con il minimo impegno per voi e con la certezza che si procede solo se ci sono i presupposti. Niente cause che vi dissanguano. Velocita' e umanità nel gestire il caso. Il compenso ai professionisti solo a risarcimento avvenuto. Fai valere i tuoi diritti! Molte persone non sanno di essere vittime di malasanità e accettano rassegnate una vita diversa e deficitaria. Ma saranno proprio tutte vere le spiegazioni date dai medici? Verificalo (GRATUITAMENTE) e poi... senza che tu debba anticipare 1 euro Medici e Avvocati saranno al tuo fianco e lavoreranno per te, per farti risarcire. Il nostro compenso? solo DOPO che avrai incassato i soldi del tuo risarcimento (entro circa 6-12 mesi) www.risarcimenti-affiliati.com/sa16

mercoledì 24 maggio 2017

Medico sbaglia dosaggio, condannato anche l’infermiere: la responsabilità è condivisa


https://www.money.it/responsabilita-medica-condivisa


I diritti di chi è stato operato e non è guarito


https://www.laleggepertutti.it/162187_i-diritti-di-chi-e-stato-operato-e-non-e-guarito


Responsabilità medica: il diritto alla rivalsa della struttura sanitaria nei confronti del medico


http://www.studiocataldi.it/articoli/26232-responsabilita-medica-il-diritto-alla-rivalsa-della-struttura-sanitaria-nei-confronti-del-medico.asp

Responsabilità medica: risponde penalmente il medico che ignora l'appello dell'infermiere

http://www.studiocataldi.it/articoli/26076-responsabilita-medica-risponde-penalmente-il-medico-che-ignora-l-appello-dell-infermiere.asp

Ancora una sentenza sulle piaghe da decubito

Ancora una sentenza sulle piaghe da decubito Un nuovo caso di ordinaria malasanità: dopo Roma, Milano e Benevento, anche il Tribunale di Varese riconosce la responsabilità degli Enti ospedalieri

Condannata la Fondazione Macchi. Codici "Non è un caso isolato ed invita i cittadini a denunciare per non far passare sotto silenzio questo grave atto di inciviltà e assoluta mancanza di assistenza"

Dopo i Tribunali di Roma, Benevento e Milano, anche il Tribunale di Varese ritiene sussistere la responsabilità dell’ospedale quando, per negligenza nell’assistenza, fa insorgere piaghe da decubito nei malati allettati soprattutto quando sono anziani e maggiormente indifesi.

Con una sentenza del Tribunale di Varese si conclude la lunga battaglia di Codici al fianco dei familiari di un cittadino vittima di malasanità. L'ospedale di Varese, Fondazione Macchi infatti, viene riconosciuto colpevole di gravi negligenze nei confronti del suddetto paziente e responsabile dell'insorgenza e della inadeguata cura delle piaghe da decubito. La famiglia si è rivolta all'Associazione Codici per ottenere giustizia e una condanna che affermasse senza se e senza ma la responsabilità degli operatori sanitari per le lesioni da decubito.

L'ospedale è ritenuto responsabile di una lesione grave e permanente all'integrità psico-fisica del paziente e di un danno ai parenti più stretti, che hanno assistito con grande sofferenza al calvario del padre sopportandone le conseguenze morali e materiali. I giudici varesini hanno riconosciuto così la totale inefficienza da parte dell'Ospedale che avrebbe procurato con sofferenza, senza invece prevenirle, lesioni cutanee da pressione.

Per il Codici non è un caso isolato ed invita i cittadini a denunciare. Non dobbiamo farci espropriare del diritto alla salute e a chiedere giustizia. Il comportamento dei sanitari dell’ospedale è stato gravemente negligente ed omissivo, e quello che più sorprende è l’arroganza della struttura ospedaliera che invece di scusarsi con un proprio assistito ha negato la loro responsabilità con inusitata arroganza.

Temiamo che dietro questa vicenda ci sia un modus operandi e per tale ragione abbiamo chiesto alle Autorità di avviare un’ispezione sulla qualità e modalità assistenziali - afferma Ivano Giacomelli - Segretario Nazionale dell'Associazione, nonché legale che ha seguito la vicenda giudiziaria.

Nonostante se ne conoscano effetti e pericolosità, non vengono applicati e rispettati quei protocolli di buone pratiche cliniche che dovrebbero tutelari i soggetti deboli. Ricordiamo, infatti, che l'88% degli anziani ospedalizzati over 65 sono vittime di questo grave atto di malasanità.
Codici ha, per questo motivo, lanciato una campagna contro le piaghe da decubito nelle strutture sanitarie, uno dei grandi mali dell'assistenza ospedaliera, una vera e propria “piaga” che deve essere combattuta con forza e senza tentennamenti.

Fonte: http://www.spazioconsumatori.tv/comunicati-stampa/sanita/item/2228-ancora-una-sentenza-sulle-piaghe-da-decubito-un-nuovo-caso-di-ordinaria-malasanita-dopo-roma-milano-e-benevento-anche-il-tribunale-di-varese-riconosce-la-responsabilita-degli-enti-ospedalieri.html

domenica 21 maggio 2017

Malasanità risarcimenti, errori e negligenze mediche consulenza gratuita.



/http://www.risarcimenti-affiliati.com/sa16/

Malasanità e risarcimenti: se operazioni e terapie sono inutili, l’ospedale deve pagare i danni


Responsabilità medica e interventi chirurgici ‘allegri’. I pazienti possono chiedere alle strutture sanitarie il risarcimento per ‘inesatto adempimento’.


ROMA – Se l’intervento è perfetto ma inutile, l’ospedale deve risarcire il danno al paziente. Si tratta di «inesatto adempimento» foriero di danni alla sfera psicofisica del paziente in mancanza delle condizioni di preparazione necessarie per il successo dell’intervento e di quelle successive della riabilitazione. Quanti interventi o trattamenti si fanno nelle nostre strutture sanitarie che non portano i risultati promessi con conseguente mantenimento della situazione precedente o addirittura peggioramento dei pazienti sia nella loro situazione clinica e quasi sempre anche in quella psichica determinata dalla frustrazione per i mancati miglioramenti previsti? Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, con la sentenza 12597/17 della Cassazione Civile pubblicata il 19 maggio, case di cura e ospedali dovranno prestare maggiore attenzione nel proporre operazioni o cure, perchè nel caso in cui risultassero del tutto inutili anche se eseguite alla perfezione e non determinino un peggioramento delle condizioni di salute dello stesso paziente, potrebbero essere foriere di risarcimenti.

Nella fattispecie, i giudici della terza sezione civile hanno accolto il ricorso di una donna che si era rivolta ad una Casa di Cura della provincia di Avellino per un intervento chirurgico di «stabilizzazione della spalla sinistra». Nonostante l’operazione, se non un aggravamento, la paziente non aveva tuttavia riscontrato alcun giovamento ed in più aveva subìto un danno psichico documentato a causa della delusione provata per l’inefficacia del trattamento. La Corte di appello di Napoli aveva respinto la domanda risarcitoria ritenendo che l’intervento era stato eseguito correttamente e che non aveva determinato un peggioramento del suo stato di salute. La Cassazione nel ribaltare il giudizio della corte territoriale ha ritenuto fondate le doglianze della donna ha focalizzato l’attenzione sull’inutilità dell’operazione che aveva inciso sulla sfera psicofisica della paziente e proprio per questo era da ritenere «foriera di danni».

Ed in particolare sostiene che: «In tema di responsabilità sanitaria, qualora un intervento operatorio, sebbene eseguito in modo conforme alla lex artis e non determinativo di un peggioramento della condizione patologica che doveva rimuovere, risulti, all’esito degli accertamenti tecnici effettuati, del tutto inutile, ove tale inutilità sia stata conseguente all’omissione da parte della struttura sanitaria dell’esecuzione dei trattamenti preparatori a quella dell’intervento, necessari, sempre secondo la lex artis, per assicurarne l’esito positivo, nonché dell’esecuzione o prescrizione dei necessari trattamenti sanitari successivi, si configura una condotta della struttura che risulta di inesatto adempimento dell’obbligazione». Tale obbligazione, «per il fatto che l’intervento si è concretato in un’ingerenza inutile sulla sfera psico-fisica della persona, si connota come danno evento, cioè lesione ingiustificata di quella sfera, cui consegue un danno conseguenza alla persona di natura non patrimoniale, ravvisabile sia nella limitazione e nella sofferenza sofferta per il tempo occorso per le fasi preparatorie, di esecuzione e post-operatorie dell’intervento, sia nella sofferenza ricollegabile alla successiva percezione dell’inutilità dell’intervento».




https://www.quicosenza.it/news/in-evidenza/155331-malasanita-e-risarcimenti-se-operazioni-e-terapie-sono-inutili-lospedale-deve-pagare-i-danni