Entrare in ospedale per guarire e finire invece nella morgue. Quando la corsia diventa un incubo.
«Spettava all'ospedale - si legge nella sentenza di condanna - dimostrare di aver adottato tutte le misure idonee a evitare il contagio. Ma nessuna prova contraria è stata fornita dall'Aurelia Hospital. Miceli fu colpito da tre batteri, Pseudomonas, Acinetobacter Baunami e Staphilococcus». Una volta constata l'insorgenza dell'infezione, aggiunge la giudice, «la somministrazione di una adeguata terapia antibiotica è avvenuta solo a distanza di un giorno, malgrado la situazione clinica ingravescente del paziente».
Alla clinica è venuto il mal di pancia. Tanto che ha annunciato: farà ricorso in Appello.
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