Milano, 4 gennaio – Due casi di malasanità in Lombardia. Il primo, raccontato dal quotidiano Il Giorno, racconta di una diagnosi sbagliata su una neonata, formulata all’ospedale San Gerardo di Monza. Secondo i medici, una neonata era affetta dalla sindrome di Angelman che l’avrebbe condannata ad una vita da disabile con epilessia, ritardo mentale grave, ipotonia, difficoltà del linguaggio, anomalie fisiche, atassia e movimenti stereotipati. Solo l’accuratezza dei medici de ‘La nostra famiglia’ di Bosisio Parini, nel Lecchese ha permesso di scoprire che i colleghi del San Gerardo avevano preso una cantonata: la bimba sta benissimo.
Non è andata altrettanto bene ad una donna 33enne incinta che, recatasi all’ospedale di Melegnano, in provincia di Milano, accusando forti dolori addominale si è sentita dire che non c’era nulla di cui preoccuparsi ed è stata rimandata a casa. A raccontare questo episodio, il Corriere della Sera. Nelle ore successive, la donna ha cominciato ad avere perdite di sangue e per questo è tornata in ospedale dove è stata operata d’urgenza ma per il bambino che stava aspettando non c’è stato nulla da fare: è morto probabilmente strangolato dal cordone ombelicale. Sarebbe dovuto venire al mondo il prossimo 18 gennaio. La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta sulla scorta della denuncia presentata dalla donna. Sarà ora l’autopsia a fornire nuovi elementi di indagine.
Fonte: http://www.lavoce.be/index.php/attualita/9902-malasanita-in-lombardia-due-casi-una-diagnosi-sbagliata-ed-un-feto-morto
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